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Piattaforma Low Code

Le piattaforme “low-code”

Negli ultimi tempi, il concetto di “strumenti di sviluppo rapido” ha fatto parlare di sé in ambito informatico, e tra questi spiccano i potenti sistemi conosciuti come “low-code”. I sistemi “low-code” sono piattaforme orientate agli “End-User-Tecnologici” ed il loro scopo oggi è quello di supportarli per renderli autonomi nel modellare i processi aziendali per realizzare la trasformazione digitale delle organizzazioni aziendali.

Tutto ciò attraverso la disponibilità di prodotti che consentano loro di focalizzarsi sulla natura dei processi da digitalizzare senza dover disperdere troppe energie sull’effettiva implementazione nel codice.

Come le piattaforme “low-code”, tra cui RuleDesigner, supportano la flessibilità aziendale

Le piattaforme Low-Code stanno guadagnando una popolarità sempre crescente, conquistando con successo diversi settori. Già oggi, sono disponibili numerose soluzioni consolidate che stanno rivoluzionando il modo di lavorare.

Un esempio unico di queste soluzioni è la piattaforma RuleDesigner. Negli ultimi 20 anni, RuleDesigner si è evoluta, passando dal fornire supporto all’area prodotto per abbracciare un’intera rete di relazioni aziendali definita come “enterprise collaboration”. Fin dall’inizio, la piattaforma è stata dotata di un framework per la modellazione dei processi di automazione basato su un approccio procedurale rule-driven, che viene messo a disposizione dei clienti attraverso un’interfaccia “low-code”.

Per comprendere appieno i benefici derivanti dall’adozione di queste soluzioni, è fondamentale esaminare attentamente le caratteristiche e gli obiettivi che ne sono alla base.

Cosa sono le piattaforme “low-code”?

“Potenziare la produttività con le piattaforme Low-Code: Concentrarsi sul design funzionale e sull’esperienza utente senza la necessità di programmatori”

Il concetto fondamentale delle piattaforme Low-Code è che il detentore della conoscenza, colui che comprende il problema da risolvere, non abbia bisogno di un programmatore per modellare la logica dei processi da digitalizzare. Invece, può operare autonomamente nella modellazione dei processi e creare soluzioni funzionanti senza dover affrontare lo sviluppo del codice.

Questo approccio elimina la necessità di avere personale specializzato per tradurre le problematiche in soluzioni digitali o di dover imparare un linguaggio di programmazione specifico per farlo da soli.

Ciò consente di concentrare al massimo le energie sul design funzionale dei processi, sui test in tempo reale e sul continuo miglioramento dei risultati. È possibile dedicarsi pienamente all’esperienza utente, senza dover affrontare le specifiche dell’implementazione, e allocare risorse ed energie nella creazione di flussi di lavoro efficaci e di un’interfaccia utente intuitiva che trasmetta chiaramente le funzionalità del software.

Con le piattaforme Low-Code, puoi potenziare la tua produttività, liberando il tuo team creativo dalla dipendenza dai programmatori e consentendo loro di concentrarsi sulle attività di design e sulla creazione di un’esperienza utente straordinaria.

Nel caso in cui i programmatori veri e propri fossero chiamati ad utilizzare le piattaforme “low-code”, anche per essi ci potrebbero essere vantaggi rilevanti, come ad esempio :

  • la possibilità di operare in piena autonomia anche se con un esperienza relativamente più ridotta, consentendo a più persone di contribuire allo sviluppo del prodotto finale.
  • la possibilità di ottenere feedback più frequenti mentre iterano sul design finale, consentendo loro di assicurarsi che sia allineato con le aspettative degli utenti e dei project managers.

Le piattaforme Low-Code eliminano la necessità di avere una profonda conoscenza di linguaggi di programmazione specifici, consentendo di concentrarsi maggiormente sulla progettazione funzionale, la flessibilità di modifica e il continuo affinamento.

Tuttavia, il vantaggio più significativo è la possibilità di coinvolgere nel processo di sviluppo del prodotto finale persone che non possiedono competenze specifiche di programmazione, ma hanno una profonda conoscenza del processo e del dominio applicativo.

Ciò offre una maggiore flessibilità, in quanto consente di apportare modifiche a sistemi complessi e implementare logiche di miglioramento continuo in modo autonomo, senza bisogno di intermediari. Grazie ai feedback degli utenti, è possibile affinare e ottimizzare il software senza la necessità di dipendere da programmatori esterni.

Con le piattaforme Low-Code, puoi godere di un processo di sviluppo agile, permettendo a persone con conoscenze specifiche del dominio di contribuire attivamente al miglioramento del prodotto, garantendo una maggiore autonomia e un rapido adattamento alle esigenze in evoluzione.

Quando è corretto fare uso di piattaforme “low-code”?

È importante sottolineare fin dall’inizio che le piattaforme Low-Code non sono state concepite come sostituti delle piattaforme di sviluppo tradizionali. La loro finalità non è quella di soppiantare le metodologie di sviluppo esistenti, ma di affiancarle.

L’obiettivo ottimale delle piattaforme Low-Code è ottenere risultati rapidamente, offrendo un’interfaccia coerente che massimizzi l’esperienza dell’utente finale.

In questo senso, l’approccio Low-Code può essere considerato una forma di “prototipazione rapida”, che rappresenta un enorme vantaggio che attira costantemente nuovi utenti.

La possibilità di ottenere feedback in tempi brevi diventa una bussola preziosa per i project manager, consentendo un rapido iterativo miglioramento.

Un esempio concreto è l’utilizzo di RuleDesigner, in cui gli utenti possono creare le proprie procedure di automazione utilizzando una vasta libreria di “elementi costitutivi” pre-programmati per svolgere task specifici, configurandoli per soddisfare le loro esigenze specifiche.

Questo approccio consente di replicare facilmente funzionalità comuni in tutta l’infrastruttura, evitando al programmatore di doverle codificare da zero, riducendo così i tempi e gli sforzi di sviluppo.

 

Chi dovrebbe usare una piattaforma “low-code”?

I vantaggi principali delle piattaforme “low-code” sono due:

Il primo vantaggio è la velocità con cui consentono all’utilizzatore di svolgere il proprio lavoro.
In genere è possibile produrre un’applicazione con un’interfaccia complessa più rapidamente rispetto allo sviluppo basato su codice.

Anche il fatto che uno sviluppatore non abbia bisogno di imparare un nuovo linguaggio è un grande beneficio.

Il secondo vantaggio è la flessibilità ossia la possibilità di apportare rapidamente modifiche o creare varianti ai Workflows. Ciò permette di seguire dinamicamente l’evoluzione delle necessità aziendali che, in un panorama mutevole come quello attuale, cambiano in continuazione ad una velocità non compatibile con quella tipica degli aggiornamenti e rilasci effettuati con i linguaggi software tradizionali.

A chi si rivolgono le piattaforme “low-code”?

Ci sono svariati casi d’uso delle piattaforme “low-code”, dal miglioramento rapido di soluzioni esistenti allo sviluppo di nuovi strumenti che colmano le “zone grigie” non coperte da altre applicazioni specifiche.

Sebbene le piattaforme low-code siano uno strumento auspicabile per chi non ha conoscenze tecniche di programmazione, anche gli sviluppatori software esperti ne possono trarre vantaggio quando devono creare soluzioni integrate con applicazioni di terze parti.

Gli utilizzatori di RuleDesigner, con il framework low-code nativamente integrato, possono sviluppare in modo rapido e in completa autonomia prototipi e procedure per la configurazione e automazione di processi estendendo il raggio d’azione della piattaforma stessa.

Inoltre, si avvantaggiano di una modalità di “prototipazione rapida”, che significa modellazione e manutenzione semplice e veloce nonché possibilità di accedere ad un ecosistema avanzato di integrazioni verso applicativi di mercato, costantemente aggiornato e completamente supportato dal produttore.

Piattaforme come RuleDesigner sono perfette per risolvere problemi aziendali che vanno da quelli semplici a quelli complessi, che coprono tutte le aree aziendali, dal Marketing, al Prevendita, al Prodotto, alle Commesse, al Postvendita, alla Supply-chain, etc etc.

Un uso corretto di tali piattaforme può portare ad una migliore efficienza e ad una migliore esperienza complessiva dell’utente finale.

La sintesi finale sulle piattaforme “low-code”

Le piattaforme “low-code” rappresentano un’ottima opportunità per la personalizzazione dei propri applicativi e offrono vantaggi che non devono essere sottovalutati. Le piattaforme “low-code” sono giunte sul mercato relativamente da poco, ma non sono un fenomeno passeggero: sono qui per rimanere.

Non sono state concepite per essere un sostituto delle piattaforme di sviluppo tradizionali.
Decidere di adottarle può dare molti vantaggi che non devono essere sottovalutati.

Continuare a basarsi esclusivamente delle soluzioni basate sul codice sorgente, potrebbe essere fortemente limitativo, per cui è importante capire che alcuni approcci funzionano meglio in alcune circostanze e chi deve prendere una decisione dovrebbe fare del proprio meglio per sfruttare al meglio tali approcci ogni volta che si rivelano un’opzione praticabile per loro.

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La cultura aziendale viene stressata da nuovi paradigmi che permettono di ottenere sorprendenti risultati nella qualità del design, nei costi e nel coinvolgimento delle persone. Il ruolo della tecnologia di integrazione tra le varie piattaforme e RuleDesigner si è rivelata l’unica soluzione che avrebbe potuto garantire la gestione dell’enorme patrimonio storico dell’azienda, garantendo un ammodernamento nei flussi e metodologie di ogni singolo ruolo

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